flumini nel mondo

lunedì 14 aprile 2008

San Gregorio

SAN GREGORIO è un piccolo centro abitato della provincia di Cagliari, una frazione di Sinnai distante solo 15 Km dalla costa di Flumini, posto a 265m sul livello del mare lungo la statale 125 Orientale sarda, alle pendici occidentali del massiccio dei Sette Fratelli (1023 m), con un territorio a tratti boscoso e a macchia, a tratti a pascolo. Conta oggi un centinaio di abitanti residenti .



Nei pressi del villaggio scorre il rio Longu, che scende a gettarsi nel golfo di Quartu

Il territorio di San Gregorio fu frequentato fin dall’epoca romana e vi sorse il centro di Ferraria, posto lungo la strada da Cagliari a Tibula e specializzato nella raccolta di minerali. Scomparsa Ferraria, in epoca bizantina vi si insediò una comunità di monaci Basiliani che vi introdusse il culto di San Gregorio Nazianzeno.





Attorno alla chiesa di San Gregorio si sviluppò il villaggio di Villanova Sa Pannuga. A partire dal 1258 fu amministrato direttamente dal Comunedi Pisa. Dopo la conquista aragonese fu incluso nel grande feudo dei Carroz, ma il villaggio fu abbandonato prima della fine del secolo XIV.Il territorio, oramai deserto, continuò a far parte del feudo di Quirra di cui seguì le sorti fino al riscatto dei feudi nel 1838.


La chiesa di San Gregorio continuò però a essere frequentata periodicamente in occasione della festa del santo. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, a opera di un gruppo di famiglie della borghesia cagliaritana che costruirono le loro case di villeggiatura attorno alla chiesa, la borgata prese a svilupparsi e a essere animata.

( Le notizie sono assunte da: la Grande Enciclopedia della Sardegna, a cura di Francesco Floris, Newton & Compton Editori S.r.l.- 2002 )

Attualmente il borgo è pressochè disabitato in quanto soltanto poche famiglie conservano l'abitudine di frequentare le loro case antiche almeno nei giorni festivi. La Chiesa, che fa capo alla parrocchia di Mara, rimane chiusa tutto l'anno e viene aperta solamente in occasione della festa di San Gregorio che si celebra, in concomitanza di quella di San Basilio, nella prima domenica di Maggio di ogni anno. In quella occasione le statue dei due santi amici vengono portati in processione da Mara, dove sono custodite, tutto per essere festeggiate solennemente nella chiesa di San Gregorio. Un risveglio dell'interesse collettivo nei confronti del borgo di San Gregorio, che in passato ha conosciuto una densità maggiore di residenti, lo dimostra il fatto che nel suo centro esisteva un negozio di alimentari (di cui ancora si può notare l'insegna scolpita sulla pietra) e anche la scuola, (è probabile che il palazzo fotografato nella piazza sia stato adibito a scuola ma non ne abbiamo documentazione) è possibile, in quanto la piccola frazione, oltre ad essere immersa nel verde e rappresentare perciò una desiderabile meta di passeggiate, è stata recentementa restaurata in parte dal Comune di Sinnai che ha lastricato la piazza della chiesa e le strade, rendendo più facile percorrere il suo interno. Inoltre, vi è uno spaccio di alimentari, bar, tabacchi e giornali, e la ristorazione, per chi volesse fare una piacevole escursione di un intera giornata all'insegna del verde montano è assicurata da alcuni ristoranti presenti nella zona. Manca del tutto, invece, l'opera di qualche artigiano del legno o della pietra o del sughero che, oltre a ravvivare l'ambiente con una sua bottega, permetta l'acquisto di qualche souvenir ai numerosi visitatori che specialmente nelle giornate festive visitano il borgo, tale da costituire un punto di attrazione umana che accompagni quella naturale.

Le fotografie in sequenza mostrano dall'alto verso il basso: panorama del borgo, villa padronale recentemente restaurata, antico palazzo oggo di proprietà privata, forse destinata a scuola in passato,chiesa di San Gregorio, interno della chiesa, scalette in piazza di chiesa.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La casa fotografata nella piazza non è mai stata sede di una scuola. La scuola, rimasta attiva fino ai primi anni del dopoguerra, era ubicata sulla 125 nell'edificio sulla sinistra, venendo da Cagliari, subito prima del bivio per San Gregorio.

Anonimo ha detto...

Purtroppo nei fine settimana S. Gregorio può divenire pericoloso perchè invaso da miriadi di moto da cross che sistematicamente, senza alcun permesso, percorrono le strade del borgo per arrivare a quelle (private) di montagna. Si esibiscono in corse sconsiderate facendo un baccano infernale ed inquinando. Probabilmente ci si accorgerà del fenomeno, ripetutamente segnalato alle autorità, solo dopo qualche inevitabile incidente.

simo ha detto...

La scuola era proprio un poco prima dell'entrata del borgo vero e proprio.
Vi frequentai la prima, seconda e terza elementare quando mio padre fu trasferito dal continente in Sardegna e mia madre volle risiedere a S.Gregorio dove esisteva, e ancora esiste, anche se non più di nostra proprietà,la casa della mia cara nonna, il cui avo, Console Pontificio, fondò la Borgata. Era allora, come oggi, un vero Paradiso.

Unknown ha detto...

La borgata venne fondata dall'Avv.Antonio Pintor Melis, di cui è rappresentata nel comune di Cagliari la sua immagine( affresco a olio del Figari nella sala dei matrimoni ora del Sindaco) mentre consegna al Re Carlo Alberto di Savoia le chiavi della Città di Cagliari e contestualmente ricevette il titolo nobiliare (trasmissibile alla discendenza) del Sacro Ordine di Malta (di cui tuttora mi fregio)
Egli, che era anche pro sindaco di cagliari, col Conte Cao di San Marco, aveva 6 figlie femmine (una ,Efisia era mia nonna), le quali costruirono le loro singole residenze nel borgo.
Fino agli anni '50 la via principale era intestata all'avv. Antonio Pintor Melis.Poi il comune di Sinnai decise di sua iniziativa (incontrollata) di cambiare.
Ho frequentato dal 1943 le scuole elementari nel piccolo edificio già descritto.
Mai ho sentito parlare di Console Pontificio (?)fondatore del borgo.

Anonimo ha detto...

Purtroppo é in corso ormai da anni un progressivo involgarimento e banalizzazione dell'atmosfera del borgo. Infinita tristezza.
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